Ex Polveriera Taino Angera DBS SecondoTempo
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Ex Polveriera Taino Angera DBS SecondoTempo

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Polveriera (fabbrica)
nel 1914 fu aperta in località Campaccio una fabbrica di esplosivi. I primi sentori di questa attività, che tanto ha segnato la vita del paese, si ebbero nella primavera del 1908 quando l’ing. Ottorino Magnani di Milano acquistò dei terreni al Campaccio, il quale però, per carenza di fondi, sospese il progetto. L’iniziativa fu ripresa dalla società anonima Davey Bickford e Smith per i buoni uffici dell’ing. Savoia. La costruzione dei due primi depositi per gli esplosivi, uno al Campaccio e l’altro presso il lago alla cascina Tognoli, sotto la direzione del signor Felix Roulet-Morel di Neuchatel, terminarono nel dicembre 1913 e l’anno dopo iniziarono le prime assunzioni di operai, circa una sessantina. Negli anni successivi la fabbrica si estese: furono edificati altri capannoni e i terrapieni di protezione. La sua massima espansione fu durante la seconda guerra mondiale, periodo in cui furono occupate circa 1500 persone.
Nel 1935 la Polveriera, denominata società italiana Bickford, fu inserita in una concentrazione di varie aziende produttrici di esplosivi assumendo il nome di SGEM (Società Generale Esplosivi e Munizioni). Nel 1943 si chiamò Nobel-SGEM a seguito di un’altra fusione con la società S.A. Dinamite Nobel. Nel 1952 fu acquisita dalla Montecatini e di questo grande gruppo fece parte fino al 1969, anno in cui nacque la Montedison (unione Montecatini-Edison). Cessò la propria attività il 25 novembre 1972 e nei 58 anni della sua esistenza diede lavoro praticamente a quasi tutti i tainesi.
Polveriera (bombardamento)
una mattina del gennaio 1945, tre caccia bombardieri alleati P47, dopo aver sorvolato a bassa quota il centro del paese, si diressero verso la Bruschera e lì sganciarono le bombe sui depositi munizioni della Polveriera che esplosero. La deflagrazione fu sentita a chilometri di distanza e ad Arona, a causa dello spostamento d’aria, si frantumarono i vetri di molte case. Non vi furono morti. Il deposito della SGEM dopo questo bombardamento fu trasferito a Vergiate e lì nuovamente bombardato nel mese di marzo, allora persero la vita tre militari ed un custode.
Altri bombardamenti furono effettuati sul ponte ferroviario di Sesto C., che, dopo 9 infruttuosi tentativi, venne abbattuto il 3 ottobre 1944.
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