Stabilimento Termale Carlo Alberto Acqui Terme Alessandria
@ghosthunters.gr

Stabilimento Termale Carlo Alberto Acqui Terme Alessandria

96 Views
Published
Il complesso immobiliare, edificato nel 1860, sorge nel quartiere conosciuto come le “Antiche Terme” ora denominato “Borgo Bagni”, in prossimità dello Stabilimento Balneo Termale Militare e a ridosso del “Lago delle Sorgenti”, dove sgorga l’acqua sulfurea utilizzata per le terapie, e per le quali l’immobile vanta un diritto di prelievo nella misura di 108.680 litri nelle 24 ore. L’edificio, con accesso da Piazza Carlo Alberto, è articolato in un corpo principale di tre piani fuori terra più due corpi secondari a un piano, con soprastante terrazzo-lastrico solare. La superficie coperta è di 5.728 m² con ampia area esterna di 5.000 m² circa che circonda il complesso, ricoperta da fitta vegetazione nella parte posteriore e da un piazzale adibito a parcheggio sul lato frontale. L’immobile, attualmente in pessime condizioni di manutenzione, ben si presta ad essere adibito a struttura alberghiera – termale.Molto abbandonato!Resterà abbandonato l’ex complesso termale Carlo Alberto di zona Bagni ad Acqui Terme, un edificio costruito intorno alla metà dell’Ottocento, quando c’era ancora il Regno di Sardegna. Il sovrano sabaudo che gli diede il nome, Carlo Alberto, lo volle per permettere anche ai poveri di godere dei benefici delle terme. Dopo circa un secolo, però, intorno agli anni Quaranta del Novecento, l’edificio, costruito accanto alle Terme Militari, venne abbandonato e nei decenni è diventato meta di vagabondi e teppisti. Soprattutto dopo che, nel 2003, anche la Scuola Alberghiera, se n’è andata altrove. Così, i tredici locali ricettivi al piano terra, i diciassette spazi per le cure termali e le quarantasei camere d’albergo sono rimaste in balia di chiunque. A luglio, l’Agenzia del demanio, il Carlo Alberto proprietà statale, aveva indetto un’asta pubblica. Lo Stato intende venderlo, tenendo conto dei paletti stabiliti dal ministero dei Beni culturali. Oltre 5.700 i metri quadri, con una base d’asta di 926 mila euro e con una cauzione di 92.600 euro. La scadenza per la presentazione delle offerte era martedì alle 13 ma il giorno dopo, nella sede della Direzione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Agenzia del Demanio, a Torino, non c’è stata nessuna busta da aprire. Per il Carlo Alberto non è arrivata nessuna offerta: troppi quei 926 mila euro per un edificio vincolato e in condizioni fatiscenti. Oltretutto, una parte, la cosiddetta Cappella delle Terme Militari, è ancora in concessione alla parrocchia di Nostra Signora della Neve. Come spesso capita in questi casi, chi è interessato aspetta anche molto che la base d’asta scenda. Ora il Demanio non ha la data di una nuova asta. L’assessore comunale al Bilancio Mario Scovazzi commenta: «La situazione del settore termale acquese è drammatica, a causa di decenni di pessima amministrazione regionale e comunale. Noi stiamo facendo il possibile ma i margini sono esigui. Continueremo a lavorare e a seguire la vicenda». Si parlerà di terme oggi in Consiglio comunale alle 18. Il Comune deve cedere le sue quote nella Terme di Acqui.
Category
PARANORMAL VIDEOS FROM OTHER COUNTRIES
Sign in or sign up to post comments.
Be the first to comment