ONN MOSTRO DI FIRENZE Chi era il mostro Un uomo dello stato Carlo Palego offresi alcune precisazioni

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Published Aug 17, 2022

Moltissime domande dopo tanti anni ci risuonano nella mente: Dove abitava il mostro di Firenze? Come uccideva il mostro di Firenze? E tante altre cose.

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Occhi nella notte è un programma di Angelo Marotta, e tratta temi come i serial killer, la programmazione neuro linguistica, E.F.T., l'alimentazione e tutta quella informazione che i grandi media ci nascondono.

Tramite Streamyard ho raggiunto Carlo Palego e Francesco Verniani, con i quali ho discusso varie argomentazioni, tra cui chi potesse essere il mostro di Firenze.

Insomma chi era quel serial killer che per 16 lunghi anni ha seminato terrore sulle colline fiorentine e nel Mugello? Al momento sappiamo una sola cosa certa; per quegli omicidi sono stati condannati i compagni di merende, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, tutti e due di San Casciano Val di pesa.

Giancarlo Lotti, a quanto pare, sembra si sia pentito delle sue azioni, confessando così quattro degli otto duplici omicidi del mostro di Firenze.

Noi però ci chiediamo una cosa: se la pistola è sempre rimasta la stessa, una calibro 22, gli altri quattro omicidi chi li ha commessi?

Forse la pistola è passata di mano? Giancarlo Lotti non ha saputo rispondere a questa importante domanda che molto probabilmente avrebbe assicurato l'assassino o gli assassini alla giustizia italiana.

Carlo Palego ipotizza a modo suo, che il mostro di Firenze, il serial killer fiorentino sia STATO un uomo dello stato, che durante quegli anni riuscì a farla franca proprio perché essendo all'interno del nucleo investigativo o et simila, poteva sapere in anticipo qualsiasi mossa degli inquirenti, facendo in modo da sviare le indagini.

Oggi con lui splendida chiacchierata nella quale abbiamo cercato risposta ad alcune domande che ci ponevamo da tempo.

Ricordiamo brevemente, almeno per i più giovani quali sono state le efferate azioni del serial killer fiorentino: Con Mostro di Firenze ci si riferisce a quella specifica denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all’artefice o agli artefici di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1969 e il 1985 ai danni di giovani coppie appartate in varie zone boschive della provincia di Firenze.

In prima battuta entrarono nell'indagine il clan dei sardi, visto che qualche anno dopo tramite una lettera anonima si fece il collegamento con la pistola del 1968 con quella degli altri duplici omicidi.

Era la stessa. Il Dottor Rotella mise subito in attenzione Salvatore Vinci e Francesco Vinci, ma poi col passare del tempo la pista si sgonfiò e il giudice decise di chiudere questa pista perché sarebbero mancati gli elementi fondamentali per poter procedere.

Negli anni varie piste si sono avvicendate, per ultimo il processo a Pietro Pacciani che in Assise fu accusato e condannato di 7 duolici omicidi ma che poi, in appello fu assolto.

Pacciani fu trovato morto all'interno della propria abitazione il 22 febbraio 1998 a causa di un infarto.

Al momento, quattro duplici delitti sono ancora in attesa di trovare un o gli esecutori materiali.

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Buon ascolto!